La newsletter di My Social Web #45
Google Bard, DALL·E prompt book, MidJourney, testi argomentativi.
Google annuncia Bard
Per il Sole 24 Ore non è la risposta di Google a OpenAi. È un pensiero automatico pensarlo. Bard, presentato nel blog ufficiale, è un servizio di conversazione IA di cui per ora sappiamo pochissimo. Prima sarà reso disponibile a un gruppo di tester.
Poi sarà aperto al pubblico. Bard si basa su LaMDA, il modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM, Large Language Model) presentato due anni fa da Google con l'obiettivo di comprendere meglio gli elementi di contesto di un dialogo.
Tutto bello. Ma una riflessione personale la voglio fare: guarda l’immagine, dove vanno a finire i risultati organici? Alla fine ci rimettono i SEO che fanno il lavoro sporco per avere la prima posizione e Google trova sempre il modo per mangiarsela.
Il testo argomentativo
Chi lavora nel mondo della comunicazione online deve conoscere i dettagli di un testo argomentativo. Altrimenti rischi di lavorare sempre con una prospettiva descrittiva. Che è anche giusto ma se vuoi convincere sul serio devi argomentare. E ci vogliono schemi chiari per farlo. Dove li trovi? Ovviamente nell’ultimo post di My Social Web.
The DALL·E prompt book
Vuoi creare immagini artificiali con una sequenza di parole realmente efficaci? Ecco una guida di 82 pagine per ottenere il massimo da DALL·E. In questo documento trovi molti suggerimenti di base per la fotografia, gli stili di illustrazione 3D e altro ancora.
Grazie a questo documento puoi migliorare il linguaggio dei suggerimenti emotivi e sfruttare a tuo piacere fotografia, stili cinematografici, stili di illustrazione, storia dell'arte, arte 3D, ingegneria rapida, editing, variazioni, immagini di paesaggi e ritratti.
Tutto su MidJourney
Abbiamo parlato di DALL•E e mi sembra giusto dare un contributo anche a chi cerca il prompt perfetto per utilizzare MidJourney. Ho trovato questa guida approfondita che ti aiuterà a delineare il miglior risultato possibile. Ma anche a scegliere tra le due grandi scuole di Intelligenza Artificiale per creare immagini da zero, con il testo.
LinkedIn aggiunge titolo e descrizione SEO
Segnalazione di Mariachiara Marsella: puoi personalizzare tag title e descrizioni SEO per gli articoli di LinkedIn che pubblicherai o che hai già pubblicato. Per ottenere questa funzione crea un articolo (non un post), poi vai in publishing e in setting.
Vuoi sfruttare ogni opportunità possibile per aumentare la visibilità dei tuoi contenuti LinkedIn? Questa è una opportunità SEO decisiva per consentirti di ottimizzare i tuoi contenuti per la ricerca su Google. In alto il campo per tag title e meta description.
Brand con personalità, la newsletter
ogni martedì, alle 22, Valentina Falcinelli pubblica la sua newsletter su Substack: Brand con Personalità. Qui Valentina analizza marche che hanno capito l'importanza della brand personality e della verbal identity, realtà che stanno lavorando per crescere grazie a un accurato lavoro sul proprio posizionamento, esempi virtuosi da prendere come riferimento. Puoi iscriverti e seguire i suoi consigli (io l’ho fatto).
Il metodo del punto interrogativo
Secondo la ricerca Trends in Email Engagement di Litmus, la nostra attenzione per le email in media scende a 9 secondi (erano 13,4 secondi nel 2018). L'avanzamento tecnologico è colpevole di questo percorso? In realtà abbiamo bisogno di sintesi.
Io dico questo: sfruttiamo la sintesi. Sai cosa fa Jeff Bezos quando arriva un’email alla sua attenzione con un problema? La inoltra al responsabile solo con un punto interrogativo. Nulla di più, un singolo carattere. Questo è il suo metodo.
Le immagini dei prodotti aumentano le vendite
La sintesi: usa o incoraggia le foto dei clienti che usano il tuo prodotto (senza mostrare i volti) se vuoi incrementare le vendite. Sfrutta i selfie dei clienti con il tuo prodotto (faccia e prodotto in mostra) se vuoi aumentare il coinvolgimento.
Quando vediamo i selfie con il prodotto e il volto di una persona, cambia la nostra prospettiva. Percepiamo il prodotto come di proprietà della persona nell'immagine.
Allo stesso tempo vedere la persona ci fa sentire più coinvolti, quindi è più probabile che interagiamo con l'immagine. Quando vediamo la mano di qualcuno che tiene un prodotto riempiamo i pezzi mancanti nella mente e immaginiamo che siamo noi.
Perché il tuo e-commerce sta fallendo?
Ci sono mille motivi per cui un e-commerce può dare pessimi risultati. Qualche idea in più rispetto allo standard? Prova a dare uno sguardo qui, ho preso questi problemi tipici di un negozio online poco attento dal profilo LinkedIn di Max Raschel:
Nessun pagamento per chi non si registra.
Prezzi dei prodotti messi a caso.
Pagine di destinazione poco curate.
Vendita di prodotti non correlati.
Nessun tracciamento dei dati.
Poche opzione di pagamento.
Contenuto troppo simile a quello dei top player.
Foto di bassa qualità.
Quali sono i social più utilizzati?
Nel nuovo report di We Are Social, in collaborazione con Meltwater, il team di ricerca tenta di dare un senso a quanto è stato osservato nel corso dell’ultimo anno.
Evolvono le preferenze delle persone in tema di piattaforme social, cambiano i dispositivi che le persone utilizzano per accedere a contenuti e servizi digitali.
Cambiano anche le abitudini e i comportamenti quando si tratta di fare ricerche online. Ma Facebook è sempre il punto di riferimento insieme a YouTube.